Ci ho riflettuto su per un po’ e alla fine ho capito che quello che rende Barcellona tanto speciale è la sua eterogeneità.
A Barcellona puoi essere chiunque e troverai sempre il tuo posto.
Barcellona è una città dalla mentalità aperta e dalla creatività vivida, infatti persone provenienti da tutto il mondo l’hanno scelta come luogo dove trascorrere la loro vita quotidiana. Per questo motivo non è difficile scorgervi la presenza di diverse comunità di immigrati, che si sono stabilizzate in un quartiere specifico della città, conferendogli il profumo della loro cultura d’origine. Per esempio Sarrià è il barrio degli italiani, come vi dicevo in un altro articolo.
Inoltre, di recente mi sono resa conto dell’importante presenza di giapponesi nel quartiere dell’Eixample, dove vivo io. Qui al mattino è molto facile imbattersi in scolaretti giapponesi che vanno a scuola con una ciotola di riso in mano o in locali che propongono la cucina tipica della terra dei ciliegi, e per una volta non sto parlando di sushi.
Ristoranti giapponesi a Barcellona
Sto parlando di Takashi Ochiai, la pasticceria di dolci giapponesi più incredibile che io conosca. La sua fama è oramai nota anche nelle zone più distanti da dove è ubicata, in Carrer Comte Urgell 110, un posto tranquillo dove i clienti possono assaporare la delicatezza del tè verde o del caffè di qualità, seduti sui tavolini esterni o sui divanetti interni. Il via vai di gente che entra ed esce dal locale è costante ma fluido, in quanto i clienti sono per lo più affezionati che già sanno cosa vogliono acquistare. Il mio consiglio è quello di provare il croissant più buono di tutta Barcellona (lo dice una targa dorata esposta in vetrina, non io). Non appena proverete il suo delizioso ripieno di crema al tè verde, il vostro palato ve lo confermerà.

Sto parlando anche di Yatai, che da poco ha aperto un ristorante in Carrer Comte Urgell 112. Questo caratteristico locale offre una cucina autentica e casereccia e allo stesso tempo innovativa, in quanto oltre ai piatti tipici della cucina giapponese si possono ordinare anche tapas japonesas, in perfetto stile spagnolo. I camerieri qui sono ragazzi giovani e cortesi, probabilmente studiosi della cultura orientale che cercano di omaggiare nell’approccio al cliente. I cuochi sono tutti giapponesi e l’ambientazione potrebbe benissimo essere quella del ristorante di Marrabbio in Kiss Me Licia. Infatti, i personaggi degli anime giapponesi sono ovunque e se avete dei bambini dovreste assolutamente portarli in questo luogo incantato, dove il menù dei piccoli è servito su un piatto che ha la forma della faccia di Doraemon e ci sono matite colorate e fogli per disegnare. Il prezzo di un menù completo? Meno di 10 euro a pranzo, poco di più a cena … ed è tutto buono da leccarsi i baffi!
Cultura giapponese a Barcellona
Infine, se la cultura giapponese vi appassiona, non posso che menzionare ancora una volta il mercato del libro che ogni domenica mattina viene allestito a pochi passi del Mercat de San Antoni, lungo Carrer Comte Urgell. Qui, oltre a moltissimi libri, potrete trovare anche un’ampia scelta di manga e farvi consigliare dai bancarellisti, sempre molto disponibili e soprattutto appassionati del loro lavoro.

Per completare questo piccolo viaggio in Giappone, tra le strade del barrio dell’Eixample di Barcellona, vi consiglio di tenere d’occhio la locandina del Cinema Méliès. Questo cinema è in assoluto il mio preferito, perché è piccolino, tranquillo e le sue proiezioni sono tutte in lingua originale. L’ultimo spettacolo che ho visto è stato Una pasteleria en Tokio (in italiano Le ricette della signora Toku ), un film profondo e un po’ magico, che ha il gusto dolce e nostalgico di un dorayaki ai fagioli rossi.

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