Berkeley, 25.07.2016

Homeless

“E’ più di un mese che sono qua, è un’esperienza con un termine, ma molte cose si sono evolute da quei primi giorni di giugno in cui presi il volo Milano-Parigi-San Francisco e arrivai nella stanza da dove ti scrivo adesso. Primo impatto: terribile. Ti senti abbandonato a te stesso nel buio della città (Berkeley) dove la Bart, il servizio di treni che collega l’aeroporto di San Francisco con la City e la East Bay, ti ha appena lasciato. Immediatamente ti rendi conto che ci sono persone ovunque che sono abbandonate a loro stesse da molto più tempo, lì, sdraiate su una panchina, su un marciapiedi … e ti chiedi come sia possibile che siano così tanti, taluni solitari, altri riuniti in piccoli gruppi, ma comunque destinati a trascorrere un’altra notte, come la precedente e molte altre prima, senza una casa. Homeless.

Non era questa la California, la terra delle opportunità, delle startups ricchissime? Questo contrasto è il primo e forse il più evidente segno delle contraddizioni che caratterizzano questo Stato, o perlomeno di quella porzione che sto esplorando in questi mesi”.

Berkeley

“Berkeley è una cittadina (o città, non mi sono ancora adattato alle proporzioni statunitensi) studentesca di rara bellezza, compresa tra la baia ad ovest e le riserve naturali di Tilden Park ad est. Ha una forte anima “libertina”, come testimoniano i mercatini hippies del fine settimana al termine della Telegraph Ave.

Il campus dell’università della California-Berkeley (UC Berkeley) è sinora il più bello e maestoso che io abbia mai visto, nel quale domina il famoso campanile. E’ piena di studenti ( I Bears) in ogni momento, anche adesso che i corsi sono sospesi per la pausa estiva. E’ anche molto attenta alla natura stupenda che la circonda (per esempio ho visto qui i primi autobus completamente alimentati a idrogeno! La nostra Terra ha bisogno di queste attenzioni ora come mai!)

Il lavoro mi porta quotidianamente a Oakland, la città principale della East Bay (E’ più grande di SF, pensa te!) ➡ sbagliato! Vai a fidarti di tutto quello che dice la gente in giro …”

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