Nota: questo articolo è la seconda parte di una lettera cominciata qui.
Berkeley 08-08-2016
“Va bene, lo devo ammettere: ho posato la penna per un po’ (per questo c’è un’altra data qui sopra). Grazie al tempo che è passato dall’ultima volta ho avuto modo di vedere e scoprire nuove cose … quindi meglio così, no? 😉
Cosa ti stavo raccontando … Oakland! Oakland è una città dal passato malfamato, un presente in bilico tra le nuove prospettive che nuove e vecchie aziende della Silicon Valley porteranno in città nel futuro imminente (aziende come Uber o Pandora).
Oakland è una città multietnica e multicolore : è piena, piena di graffiti, ma anche di ristoranti, pub, birrerie (sempre lì vado a finire) :)”

30-08-2016
“Ok, ok, ok! Ci sono ricascato. Potrei stare qua a trovare delle ragioni per cui l’08-08 decisi di posare la penna dopo 1,2,3…10 righe. Ma credo di avere cose più interessanti da raccontare, quindi non mi soffermerò sulla ricerca di queste ragioni.
Riprendiamo, quindi!
Oakland è la città viva di cui ho potuto apprezzare anche la cultura musicale, vuoi perchè Pandora propone mini-concerti all’interno dei suoi uffici, invitando artisti locali e non, ma anche per le frenetiche attività e per gli spettacoli, principalmente musicali, che animano la Telegraph Avenue (una delle vie principali che connettono Berkeley e Oakland) il primo venerdì di ogni mese.

L’Oakland First Friday è un’esplosione di colori, suoni, profumi e odori (di cibo) di rara intensità. Di Oakland ricordo anche Lake Merritt, un bel lago nel cuore della città, di solito frequentato da corridori e dagli amanti delle barchette. Certamente ricordo l’Oracle Arena e il Coliseum, rispettivamente le case dei Golden State Warriors e degli A’S: le squadre di Basket e di Baseball della città. Nonostante le sorti recenti delle due squadre siano totalmente opposte, i cittadini di Oakland sembrano dividere (quasi) equamente la loro passione per “le loro squadre”.

Quante volte mi è capitato di incontrare persone nella Bart vestite con la maglia blu scura di Curry o di Thompson (due giocatori del GSW), o armati del cappellino verde scuro indossato dai giocatori degli A’S (che sta per Athletic’s … pensa che il film Money Ball del 2011 con Brad Pitt parla di loro!). Ma ad essere onesto, il colore che più ho visto di recente è l’arancione-nero dei Giants, la squadra “rurale” di Baseball di San Francisco“.
2 pensieri su “Frammenti di California: Oakland”