Busseto è un paese che occuperà per sempre un posto speciale nel mio cuore. I miei genitori sono entrambi originari di piccole frazioni limitrofe (Madonna dei Prati e Semoriva per la precisione) e tutti i fine settimana era d’obbligo una visita ai nonni.
Ricordo ancora quando mamma non aveva la macchina e dovevamo raggiungere Busseto con la corriera, o quando il nonno Enea mi portava sul mercato a fare spesa o quando aspettavo la nonna Adele mentre era dalla “pettinatrice”.

Busseto è un paese che mi ha accolta come una seconda casa, un luogo famigliare dove tutti si conoscono. Il mio vivere Busseto non ha mai avuto sfaccettature da turista: per me è normale attraversare le arcate di Villa Pallavicino e del Teatro Verdi, prendere un libro nell’antica biblioteca o, fino a qualche tempo fa, mangiare una pizza a Palazzo Orlandi. La fama di Busseto si deve soprattutto al compositore Giuseppe Verdi (anche se quest’ultimo non aveva molto simpatia per i Bussetani…) e tutto in paese ruota intorno a lui.
Storie di Busseto
Qualche settimana fa ho avuto finalmente l’occasione di ascoltare e apprendere le storie meravigliose che questo paesino della Bassa Parmense cela.
Busseto fa parte delle cosiddette Terre Verdiane, cioè l’insieme di paesi che hanno rivestito un ruolo importante per il compositore. Per esempio a Roncole Verdi è possibile visitare la casa natale di Giuseppe Verdi, una dimora molto umile che sorge alle spalle della Chiesa di San Michele dove fu battezzato. A pochissimi chilometri invece si trova Madonna dei Prati, una minuscola frazione dove si erge il Santuario nel quale Giuseppe Verdi suonò le sue prime note, oggi purtroppo inagibile a causa del crollo del tetto.

Il primo appuntamento della giornata è fissato per le 11: una visita privata alla Biblioteca di Busseto, un vero onore e un emozionante tuffo nel passato. Per definire le successive visite guidate, ci dirigiamo verso il piccolo ufficio turistico per avere le informazioni necessarie. L’ufficio si trova in una location senza tempo ossia in Villa Pallavicino, ora sede del Comune di Busseto, e del Teatro Verdi.
Dettagli ufficio turistico di Busseto Ufficio Turistico di Busseto
BIBLIOTECA DI BUSSETO
Percorriamo a piedi i portici lungo via Roma per arrivare all’ingresso della Biblioteca ubicata nel Palazzo del Monte di Pietà. Veniamo calorosamente accolti dal Sig. Corrado Mingardi, 81 anni compiuti di cui 40 trascorsi come bibliotecario. Un uomo di grandissima cultura e passione per arte e letteratura che ci ha guidati stanza per stanza raccontandoci tantissimi aneddoti legati a Busseto e alla vita di tanti artisti. Il suo amore per i libri lo ha portato a donare la sua intera collezione alla biblioteca, un patrimonio inestimabile in termini di bellezza e cultura. Questa sua collezione è così preziosa da essersi meritata un catalogo pubblicato dalla Fondazione Cariparma: “Pagine da collezione. Delacroix, Manet, Picasso, Matisse. I libri d’artista della Fondazione Cariparma. Donazione Corrado Mingardi. Ediz. illustrata“.
La collezione di Corrado Mingardi conta di tantissimi libri d’artista, cioè edizioni speciali di opere illustrate da famosi artisti del 1800-1900. Un esempio? L’opera Il Corvo di Edgard Allan Poe illustrato da Edgar Degas.
TEATRO VERDI

Ritorniamo in Piazza Verdi per partecipare alla visita guidata all’interno di Teatro Verdi. Questo teatro fu costruito in onore del compositore Giuseppe Verdi che però non ci mise mai piede! Per lui, un teatro così lussuoso in un paese cittadino come Busseto stonava a dir poco: come potevano dei semplici e poveri contadini permettersi di acquistare un biglietto? Questo era il motivo “ufficioso” per il rifiuto di Giuseppe Verdi di portare le sue opere a Teatro Verdi… Il motivo ufficiale era che i Bussetani non vedevano di buon occhio la relazione del compositore con la contante lirica Giuseppina Strepponi. I due infatti, vivevano da conviventi (senza essere sposati) e questo creò non poso scandalo. I Bussetani erano così restii alla loro condizione che cambiavano direzione quando incontravano la Sig.ra Strepponi per strada e lanciavano pietre contro le finestre della sua casa.
Tornando al Teatro Verdi: è un teatro molto piccolo che può contenere un massimo di 300 persone. Costruito ispirandosi al Teatro La Scala di Milano, Il Teatro Verdi è davvero un piccolo gioiello dove, ancora oggi, vengono messe in scena tutte le opere del Maestro.


VILLA VERDI SANT’AGATA
Villa Verdi a Sant’Agata fu la vera e più importante dimora di Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi, in cui vissero fino alla loro morte. Ancora oggi, una parte della Villa è abitata dai discendenti della coppia. Progettata interamente dal compositore, la villa si erge a pochissimi chilometri da Busseto ma – ecco che arriva la beffa – in provincia di Piacenza. Giuseppe Verdi infatti decise di prendere completamente le distanze da Busseto e dai Bussetani dopo le persecuzioni alla compagna e poi moglie Giuseppina, costruendo la sua casa in un’altra provincia ma sul confine del piccolo paese. All’interno della villa è possibile visitare le stanze da letto, il giardino e il cortile con le carrozze. Le fotografie non sono ammesse!

Sono ormai le 18 ed è tempo di rientrare a casa. Questa giornata mi ha permesso di ascoltare storie affascinanti e di conoscere persone meravigliose, un tuffo nel passato e nei ricordi. D’ora in poi, quando camminerò sotto i portici di Busseto, lo farò con una nuova consapevolezza, e anche con un pizzico di orgoglio: sono in parte bussetana anche io, no? (prometto che non lancerò mai pietre alle finestre!!)
Ps. La foto di copertina è di Emilia Romagna Turismo