Prendete una scusa (una bella grossa e internazionale), un weekend libero (per esempio di primavera) e uno Smartbox pronto da usare. Vi ritroverete improvvisamente in Umbria, tra città arroccate sulle loro alture, case costruite con pietre striate di marmo rosa e, tutt’intorno a voi, un paesaggio collinare verdeggiante a portata di fotografie.

Perugia
La ricchezza dell’Umbria è così densa che basta poco per spostarsi da una città all’altra, specialmente se si sceglie una base che sia un po’ a metà strada di tutto: l’Hotel Deco a Ponte San Giovanni è stata una bellissima scoperta. Questo elegante quattro stelle dall’aria familiare si colloca in una posizione silenziosa e comodissima per parcheggiare l’auto; le sue stanze sono ampie e complete di tutti i servizi che ci si aspetta di trovare in un hotel rispettabile (materasso ergonomico, vari mobili per appoggiare e sistemare le proprie cose, tv con anche Sky, bagno spazioso con doccia e prodotti da bagno) e a colazione non vi mancherà nulla.

Assisi
Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia
E così, passando per vitigni e uliveti che garantiscono ogni giorno ad abitanti e turisti una tavola piena di sapori memorabili, ho potuto assistere a interessanti talks organizzati in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia: ho ascoltato con curiosità le argomentazioni del direttore di Wired Italia a favore dei branded content, i “consigli nerd” di una energica Esra Dogramaci su come analizzare le performance dei propri account social su Crowdtangle e lo splendido intervento di Vera Gheno sull’importanza delle parole:
La lingua segue il mondo (pensate alle professioni maschili) ma è vero anche il contrario: attraverso le parole descriviamo un certo mondo.
Come saprete, Perugia è città universitaria, molto attenta alle esigenze degli studenti . Pensate che la domenica mattina ho trovato aperta l’aula studio comunale che si affaccia sulle scale che risalgono San Ercolano: qui, con le note di Billie Idle che mi suonavano ancora nelle orecchie, mi sono fermata a osservare alcuni ragazzi immersi nella lettura dei loro libri, dopo aver superato un punto Feltrinelli mascherato da edicola (la canzone in questione era “Sweet Sixteen“, mi ha detto il ragazzo al suo interno).

Assisi
Dove mangiare a Perugia
Tra i pasti più consigliati, non posso non citare la fantastica Norcineria di Perugia, quella gestita da ragazzi giovani che preparano ottimi taglieri di formaggi e salumi locali o riempiono panini generosi delle migliori combinazioni di gusto, da accompagnare con un bel bicchiere di birra artigianale o di vino.
Se del nettare degli dei non avete mai abbastanza, vi consiglio di provare l’aperitivo da Bibenda, dove i consigli della sommelier sono delle vere e proprie lezioni sulla cultura enogastronomica della regione.

Bibenda, Assisi – Associazione Italiana Sommelier
Qui, per riempire un buchino allo stomaco e preparare quest’ultimo alla robustezza dei rossi umbri, lasciatevi tentare da una degustazione di olio evo spremuto a freddo, da intingere nell’inconfondibile Torta di Testo, la “piadina umbra” cotta su pietra.
Una tappa ad Assisi
Per una cena, ci siamo spostati ad Assisi, che offre moltissimi ristoranti da provare (ricordatevi di prenotate sempre un tavolo, perché la città è molto turistica) come la Trattoria Da Erminio , che non vi farà mancare un assaggio della loro ciambella al formaggio come aperitivo, per poi lasciarvi il piacere di scegliere da un menù che sa di casa: primi piatti della tradizione umbra, guancia di vitello su purea di farro oppure tenera carne d’agnello alla brace, da gustare con un abbondante calice di Sagrantino, che riscalda il cuore e mette il buon umore.
Consigli per un viaggio in Umbria in primavera
Infine, un po’ di consigli pratici.
- In tutte le città umbre visitate tirava un vento costante, a tratti fastidioso: se avete i capelli lunghi, raccoglieteli in una coda e fissatela con un bel po’ di mollette (fidatevi, renderanno tutto più facile). Lasciate pure a casa l’ombrello e, se il tempo è incerto, portate con voi un utile k-way.
- In Umbria si va su e giù quindi dimenticatevi le scarpe con il tacco e le ballerine dalla suola sottile: un bel paio di scarpe da ginnastica sorrette da gomma morbida sono l’ideale per esplorare i dintorni.
- Le città umbre sono servite dalle Ferrovie dello Stato (e mi è capitato di vedere anche il loro servizio di autobus: una navetta delle dimensioni giuste per girare fra le strette vie dei borghi) ma mi sento di consigliarvi di preferire l’automobile. Non è difficile trovare parcheggio dentro e fuori le mura cittadine, con tariffe un po’ più economiche di quelle che si trovano nelle grandi città (in quest’ultimo caso, pure gratis!). E poi, diciamocelo, è molto più gratificante fare due passi in più per raggiungere una meta… poi con un panorama così!

Panorama attorno a Perugia